Origini e sviluppo di Musei Partecipati

Il progetto "Una rete di strumenti, schede ed immagini..." è stato promosso dalla Comunità Montana dell'Alto e Medio Metauro, con il contributo della Regione Marche, che ha voluto proseguire la positiva esperienza di Musei Partecipati.
L'esperienza di Musei Partecipati, diventata operativa nell'estate del 2000, ha consentito di valorizzare l'insieme delle risorse della cultura materiale presenti nel territorio della Comunità stessa.
Sono state messe in rete le raccolte demoantropologiche esistenti a Urbania, Sant'Angelo in Vado e Borgo Pace con le aziende agrituristiche operanti nel territorio e facenti capo al Consorzio Operatori Turistici Terre di Urbino.
La svolta impressa con l'esperienza di Musei Partecipati non si può apprezzare nel suo insieme se non si fa riferimento alla situazione degli anni precedenti.

Che cosa esisteva prima dell'esperienza di Musei Partecipati?
Innanzi tutto le raccolte degli oggetti e degli strumenti messi assieme da organizzazioni e da associazioni locali.
A Urbania era sorto appositamente nel 1978 il Gruppo di ricerca sulla storia dell'agricoltura della val Metauro; l'associazione nel giro di pochi mesi aveva raccolto alcune centinaia di strumenti di lavoro e di oggetti della vita quotidiana.
A Sant'Angelo in Vado la Pro-Loco agli inizi degli anni ottanta aveva raccolto gli strumenti dell'artigianato locale che vennero poi collocati, suddivisi per mestiere, nei sotterranei di Palazzo Mercuri.
A Borgo Pace, dove tuttora sopravvive la pratica delle carbonaie, l'amministrazione comunale ha esposto alcune foto di Pier Paolo Zani costituendo così un piccolo Museo del Carbonaio dove oltre alle fotografie sono collocati alcuni attrezzi impiegati in questo lavoro.
Nel corso degli anni Novanta nel territorio della Comunità Montana, così come in buona parte dell'Italia appenninica, sono sorte iniziative agrituristiche che, partendo dal recupero di diverse strutture edilizie rurali, spesso in abbandono, hanno riproposto nell'ambito della loro attività ricettiva, pratiche alimentari ed artigianali del mondo contadino con l'obiettivo del loro recupero.
Il ventaglio delle attività era abbastanza ampio: dalla cottura del pane, al recupero delle antiche ricette, dagli elementari lavori di intreccio dei cesti alla tessitura di tappeti su antichi telai, per allargarsi infine all'artigianato vero e proprio col lavoro delle ceramiche, con la stampa dei tessuti e con il recupero delle tradizioni tipografiche sperimentando nell'ambito della litografia, xilografia e calcografia…
Il fine di queste iniziative va oltre il recupero vero e proprio per arrivare al
livello più generale della riscoperta della manualità nell'ambito della esperienza di vita.

L'esperienza di Musei Partecipati
Raccolte demoantropologiche e ospitalità agrituristica erano indubbiamente iniziative interessanti, ma la loro frammentarietà e lo scollegamento tra il versante turistico e quello culturale costituivano un limite alla piena valorizzazione di queste attività.
Tra il 1998 e il 2000 grazie ad un finanziamento su un progetto di coordinamento che ha visto collaborare Comunità Montana, le tre municipalità di Urbania di Sant'Angelo in Vado, di Borgo Pace e il Montefeltro Leader II alcune cose sono state fatte: il comune di Urbania ha sistemato parte dei suoi materiali allestendo nelle cantine ducali il Museo di Storia dell'Agricoltura e a Sant'Angelo in Vado e a Borgo Pace le mostre sono state ulteriormente migliorate.
Nel 1999 è partita l'iniziativa Musei Partecipati che concretamente ha realizzato questi risultati:
1 schedatura dell'attrezzatura conservata ad Urbania in vista dell'allestimento definitivo della raccolta di Urbania;
2 allestimento del Museo di storia dell'agricoltura nelle Cantine del Palazzo Ducale di Urbania;
3 recupero e dotazione di impianti tecnici per la musealizzazione dei locali;
4 elaborazione e stampa di un volume storico etnografico intitolato "Musei Partecipati";
5 produzione di apparti cartografici esterni ed interni (cartelloni) per indirizzare i visitatori nelle strutture coinvolte nell'iniziativa;
6 stampa di depliant illustrativi della rete Musei Partecipati;
7 realizzazione del sito internet, www.museipartecipati.net;
8 filmato di sintesi dell'iniziativa;
Con Musei Partecipati la Comunità Montana e i comuni di Urbania, Sant'Angelo in Vado e Borgo Pace e il Consorzio Operatori Turistici delle Terre di Urbino si sono dunque mossi per valorizzare unitariamente da un lato le importanti ed interessanti strutture museali demoantropologiche esistenti in quei comuni e dall'altro la rete, realizzata in quest'ultimo decennio, di centri agrituristici. All'insegna del progetto Musei Partecipati sono state create delle reciproche sinergie: da un lato sono nati dei canali promozionali che hanno consentito sia ai clienti delle aziende agrituristiche sia ai visitatori dei musei di poter conoscere ed eventualmente fruire di entrambe le strutture per fornire una nuova esperienza interattiva in cui oltre allo stare e al vedere ci sia anche il muoversi e il fare.

Non va sottovalutato inoltre il ruolo che il mondo della scuola sia quello locale sia quello esterno ha svolto nella fruizione di queste strutture, perché la didattica istituzionale si arricchisce di ulteriori contenuti ed esperienze.

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