Le trasformazioni del territorio rurale tra Otto e Novecento

La persistenza della mezzadria, la crescita demografica e le nuove comunicazioni stradali furono in ordine d'importanza i fattori che nel corso del XIX secolo determinarono dei radicali mutamenti dell'assetto del territorio rurale dell'alta valle del Metauro. Come risulta dal confronto dei dati di due catasti agrari realizzati nel 1824 e nel 1929 a distanza di un secolo tra di loro) si allargarono le superfici dei terreni a seminativo e diminuirono i pascoli naturali e i boschi.
La scelta dei proprietari terrieri, sulla spinta anche della continua crescita demografica, fu quella di utilizzare tutte le possibilità per trasformare in seminativo nudo ed arborato molti terreni allora tenuti a pascolo o a bosco, una scelta che non riscuoteva l'approvazione di molti agronomi perché continuava quella tendenza al degrado del territorio che aveva cominciato a manifestarsi nel XVI secolo. Gli agronomi ritenevano infatti che questo indirizzo si sarebbe rivelato nel medio e nel lungo periodo poco produttivo per l'impoverimento dei suoli, inevitabilmente conseguente all'appoderamento di terreni poco adatti alle coltivazioni .

Ma nello stesso tempo questa zona, che grazie all'apertura del passo di Bocca Trabaria era stata messa in contatto con i flussi commerciali dell'Adriatico e del Tirreno, poteva ancora spendere, come poi fece, la risorsa terra. Infatti l'allargamento dei seminativi insieme all'apertura di nuove strade contribuirono ad espandere l'agricoltura e a far fronte all'inarrestabile crescita demografica, manifestatasi per tutto il XIX secolo, prima che l'emigrazione svolgesse un ruolo di regolazione e di sollievo nello squilibrato rapporto tra popolazione e territorio.

Se consideriamo le variazioni percentuali nella distribuzione dei terreni agrari notiamo degli andamenti abbastanza convergenti rispetto alle tendenze generali che si vennero manifestando nell'agricoltura nazionale, cresceva il seminativo, in particolare quello arborato, diminuivano in termini consistenti i prati e i pascoli naturali, diminuiva in parallelo anche il bosco.

p>Siamo però molto al disotto o al disopra delle medie regionali e provinciali perché il seminativo nel 1929 arrivava solo al 40% dell'intera superficie agraria, mentre il bosco, pur essendo diminuito, copriva ancora il 35,7% del territorio dell'alta valle, una quota molto superiore a quella della media provinciale che era del 19,2%, segno da un lato della prevalenza della montagna nella morfologia del territorio, ma anche segno di una persistenza delle attività legate alle risorse del bosco, come la produzione del carbone di legna, che ancora negli anni tra le due guerre era largamente documentata nell'alta val Metauro .
Venendo alla produzione agricola, considerata nel suo complesso sul medio periodo, circa un secolo, il tasso annuale di incremento della popolazione è dello 0,44%, questo corrisponde al tasso 0,42% di incremento dei terreni a seminativo considerati nel loro insieme, mentre il tasso di incremento dei seminativi arborati, che indica l'allargarsi di un'agricoltura più intensiva e policolturale, tipica della presenza di una mezzadria matura, aumentò con ritmi più spediti, 0,60%.

É sempre maggiore quindi il numero dei campi a cereali delimitati dai filoni, dove le viti crescevano sostenute dagli aceri campestri, gli oppi, o più sporadicamente da alberi da frutta. Dai filoni non solo si raccoglieva l'uva, ma si continuava anche a raccogliere la foglia per surrogare il foraggio per gli animali, la frutta di stagione e infine la legna da ardere e da costruzione.
La presenza della fitta maglia delle alberate è testimoniata per la fine del XIX sec. da una nuova fonte: la fotografia. Le immagini dei dintorni di Urbania e di Sant'Angelo in Vado sono attraversate da una fitta maglia di filoni che ci indicano una generalizzazione di questa tipologia di soprassuolo che tanto ha emozionato e influenzato le impressioni dei viaggiatori e le opere dei pittori otto-novecenteschi.

© 2005-2024 Museipartecipati - Gestito con docweb - [id]