I paesaggi rurali tra alto e basso medioevo.

I passaggi sono noti, con lo sviluppo delle istituzioni comunali già nel corso del X secolo d.c. è iniziato un processo di riappropriazione del territorio scandito prima dal prevalere dei Comuni e poi delle Signorie che hanno sostanzialmente sostenuto la progressiva occupazione dei terreni attorno ai borghi arroccati dell'alto medioevo, dove le popolazioni si erano asserragliate per sfuggire alle invasioni barbariche e alla diffusa insicurezza derivata dalla mancanza di istituzioni pubbliche.
Innanzi tutto è stato l'incremento demografico legato alle innovazioni delle tecnologie rurali medievali a determinare un primo riavvio dei dissodamenti, delle piantagioni e delle sistemazioni nel paesaggio agrario nell'età comunale.

"(...) l'aumento della densità della popolazione, già di per sé, e quasi automaticamente, moltiplica l'effetto delle iniziative individuali di trasformazione agraria, ed accresce la possibilità di una loro visibile incidenza sulle forme del paesaggio" .

Come intervengono le genti in questa radicale trasformazione dei luoghi?
Nell'età comunale si cominciò disboscando: le pendici collinari più vicine alla città vennero private del loro mantello boschivo per rispondere alle maggiori esigenze di legname dei centri, ma nel contempo proprio su queste pendici cominciarono ad allargarsi le proprietà delle nuove classi possidenti che qui stabilirono ville e colture arboree pregiate come gli ulivi e i frutteti.
Nacquero così i poderi fuori delle mura di paesi e città fortificate dove i proprietari collocarono dopo aver sistemato il terreno, grazie anche a interventi delle appena formate istituzioni comunali, le colture pregiate, soprattutto arbustive, e dove potevano facilmente controllare i primi coloni coi quali instaurarono le prime forme di contratto mezzadrile.
In secondo luogo molti Statuti comunali in questi stessi anni obbligavano tutti i proprietari a realizzare degli arboreti (ulivi, alberi da frutta... ) e dei vigneti ottenendo così nelle zone collinari la produzione di frutti e di vini di qualità.

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