Bordatrice da calderaio

Denominazione: bordatrice
Denominazione dialettale
Inv.: 164
Collocazione: Palazzo Mercuri
Parti componenti: motore a manovella, supporti cilindrici e relative teste di lavorazione.
Descrizione: la bordatrice, montata su di un robusto banco di legno, è composta da un sistema ad ingranaggi per la trasmissione del moto a manovella e da un sistema a dischi e rulli di ferro che servono per sostenere, trascinare e piegare le lamine metalliche.
Materiali: acciaio
Stato di conservazione: buono
Tecnica di fabbricazione: industriale
Funzione: la bordatrice era la macchina utensile per rifinire, piegare e rinforzare le lamiere ed eseguire sagome su lamine sottili.
Uso: l’artigiano tramite degli stampi di diversa forma bordava i manufatti, e realizzandovi delle costole di rinforzo in modo più semplice e rapido rispetto il sistema manuale impiegato tradizionalmente.
Epoca di fabbricazione: primi anni del Novecento.
Luogo di provenienza: Sant’Angelo in Vado.
Acquisizione: Boccioni Claudio.
Note: la bordatrice era una delle poche macchine introdotte nelle botteghe dei calderai locali. Questa scheda deve fare riferimento ad altre che illustrino analiticamente l’articolazione delle sue diverse parti componenti.

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